Cosa si intende per phishing?

Hai mai ricevuto un’e-mail, un SMS o un’altra forma di comunicazione elettronica apparentemente proveniente da un istituto bancario o un altro servizio online famoso in cui ti veniva richiesto di “confermare” le credenziali del tuo account, un numero di carta di credito o altre informazioni sensibili? Se la risposta è affermativa, sai già come si presenta un comune attacco di phishing. Questa tecnica viene utilizzata per ottenere dati importanti degli utenti che possono essere venduti o impiegati in modo illecito dagli autori degli attacchi per scopi malevoli, tra cui estorsioni, furti di denaro o furti di identità.

Come funziona il phishing?

Il phishing ha circolato per vari anni durante i quali gli autori degli attacchi hanno sviluppato un’ampia gamma di strategie per far cadere le vittime nella trappola.

La tecnica di phishing più comunemente utilizzata consiste nello spacciarsi per una banca o un istituto finanziario tramite e-mail, per far cadere il malcapitato nella trappola facendogli compilare un modulo falso che si trova all’interno o in allegato al messaggio e-mail o a visitare una pagina web in cui si richiede l’inserimento dei dettagli dell’account o delle credenziali di accesso.

In passato, per raggiungere questi obiettivi, venivano spesso utilizzati nomi di dominio contenenti errori di ortografia o ingannevoli. Oggigiorno, gli autori degli attacchi utilizzano metodi più sofisticati creando link e pagine false sempre più simili alle rispettive controparti.

Come fare a riconoscere un caso di phishing

Un’e-mail o un messaggio elettronico può contenere loghi ufficiali o altri simboli di un’organizzazione che gode di buona reputazione e provenire tuttavia da un phisher. Riportiamo una serie di suggerimenti  che tiaiuteranno a riconoscere un messaggio di phishing.

Come proteggersi dal phishing

Per evitare di cadere nella trappola del phishing, fai attenzione ai segnali suggeriti in precedenza con cui i messaggi di phishing sono soliti tradirsi.

Esempi noti

Le attività sistematiche di phishing hanno avuto inizio nella rete America Online (AOL) nel 1995. Per impossessarsi di credenziali di account legittimi, gli autori degli attacchi contattavano le vittime tramite il programma AOL Instant Messenger (AIM), spacciandosi il più delle volte per dipendenti di AOL incaricati della verifica delle password degli utenti. Il termine “phishing” è apparso per la prima volta in un newsgroup di Usenet basato su uno strumento chiamato AOHell in grado di automatizzare questo metodo e il nome rimase invariato. In seguito all’introduzione di una serie di contromisure da parte di AOL nel 1997, gli autori degli attacchi scoprirono che era possibile utilizzare la stessa tecnica in altre parti dell’universo online, puntando stavolta a spacciarsi per alcuni istituti finanziari.

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